Il Centro Nazionale di Studi Leopardiani patrocina l’operato di due Cattedre Leopardiane attivate presso altrettanti istituti culturali nazionali e internazionali, il cui scopo è contribuire all’approfondimento di temi legati specificamente alla produzione leopardiana:

Il CNSL ha inoltre definito e continua a definire protocolli d’intesa con enti di cultura per favorire la conoscenza e l’approfondimento dell’opera e del pensiero di Giacomo Leopardi. Negli anni ha fornito patrocini e collaborazione per convegni nazionali e internazionali, come quelli organizzati dalle Università di Barcellona, di Florianopolis in Brasile e di Aix-en-Provence, contribuendo anche alla pubblicazione degli atti.

Scrivania
Scrivania di Palazzo Leopardi

Nell’ottica di una diffusione sempre più ampia dell’opera di Giacomo Leopardi e secondo un obiettivo individuato già in occasione del II centenario della nascita del poeta, nel 1998, dall’on. Franco Foschi, il CNSL ha sostenuto e sostiene numerose iniziative di traduzione degli scritti del poeta recanatese, tra le quali si segnalano:

  • I Canti, tradotti in persiano da Farideh Mahdavi;
  • I Canti, tradotti in inglese da Jonathan Galassi, presidente della casa editrice Farrar, Straus & Giroux;
  • Zibaldone, tradotto in francese dalla casa editrice Allia di Parigi;
  • Zibaldone, nella traduzione integrale in inglese a cura dei Professori Franco D’Intino e Michael Ceasar;
  • Zibaldone, tradotto in spagnolo a cura della Professoressa María de las Nieves Muñiz Muñiz;
  • Zibaldone, tradotto in portoghese a cura dell’Università di Santa Caterina in Florianopolis;
  • Operette morali, tradotte in spagnolo da Alejandro Patat.

Insieme alla Commissione per i Testi di Lingua, il CNSL ha contribuito alla pubblicazione del Catalogo della Biblioteca Leopardi in Recanati (1847-1899), nuova edizione a cura di Andrea Campana, prefazione di Emilio Pasquini, Firenze, Olschki, 2011.

Il CNSL ha inoltre predisposto un progetto per la catalogazione, l’inventariazione e la digitalizzazione dei manoscritti autografi e di altro materiale leopardiano, che dovrà rappresentare il nucleo fondamentale del nuovo assetto museale e di ricerca in corso di realizzazione in rete e nella sede rinnovata del Centro.